Per i 100 anni dalla nascita, il Comitato Nazionale inaugura le manifestazioni sciasciane 2021-2023

Il 28 gennaio 2021 in diretta sulla pagine Facebook della Treccani (www.facebook.com/treccani), %Amici di Sciascia (facebook/amicisciascia.it), Todomodo (facebook.com/todomodo), Adelphi Edizioni (facebook.com/adelphiedizioni), Olschki (facebook.com/olschki), su Radio Radicale (www.radioradicale.it), si è svolto l’incontro inaugurale del Comitato Nazionale del Centenario Sciasciano presieduto dalla Senatrice Emma Bonino. 

Intitolato «La patria di Sciascia» e ideato dagli Amici di Leonardo Sciascia, l’incontro ha previsto i saluti di Massimo Bray Direttore dell’ Istituto della Enciclopedia Italiana,  Dario Franceschini Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Marina Sereni Vice Ministra per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale, Riccardo Nencini Presidente Commissione Cultura del Senato, Emma Bonino  Senatrice e Presidente del Comitato Nazionale Francesco Izzo Presidente Amici di Leonardo Sciascia. Cristina Faloci Giornalista RAI Radio3 ha coordinato gli interventi in programma: Jhumpa Lahiri, Scrittrice, Princeton University, Paolo Squillacioti Filologo, CNR Opera del Vocabolario Italiano (OVI), Ricciarda Ricorda Italianista, Università Ca’ Foscari Venezia, Joseph Farrell Italianista, Strathclyde University, Glasgow, Giuseppe Tornatore, Regista e sceneggiatore, Roma.

Per Leonardo Sciascia, umanista europeo, la nazionalità non ha a che fare con i confini, l’appartenenza è soprattutto una questione culturale, una scelta di valori. A cent’anni dalla sua nascita  si è voluto rendere omaggio alla vera patria di Sciascia, antitesi dell’homo unius libri et unius loci, evocando in questo spirito la memoria dello scrittore, nel nome della ‘costellazione’ dei suoi più cari amici: Montaigne, Pascal, Diderot, Manzoni, Stendhal, Gide, Pirandello, Borges e altri.

Per i cent’anni dalla nascita, il Comitato Nazionale del Centenario Sciasciano, ha voluto tributare un omaggio allo scrittore che ha incarnato nel modo più esemplare nella seconda metà del secolo scorso lo spirito umanistico, dando corpo col suo pensiero e la sua azione a un’idea del mondo centrata sul diritto e sulla libertà, nel segno della responsabilità individuale e dell’intransigente difesa dell’ habeas corpus. L’incontro si è svolto a distanza, non solo per superare le limitazioni imposte alla presenza dalla crisi pandemica ma per trascendere le anguste dimensioni nazionali e coinvolgere voci e volti di amici di Sciascia nel mondo, ricordando così la vera patria dello scrittore.

La figura e l’opera di Leonardo Sciascia ssono state evocate ispirandosi alle sei parole chiave - riportate sul ritratto, scelto a simbolo del Centenario, inciso nel 1996 dall’amico Piero Guccione - che Leonardo Sciascia indicava nel 1987 allo studioso francese James Dauphiné come quelle più significative per la sua vita: terra, pane, donne, mistero, giustizia, diritto.