Sciascia e la Toscana - Firenze, Piazza Strozzi, Giovedì 20 giugno 2013

Ogni autore, si sa, ha la sua geografia. Sarebbe impossibile perciò ragionare di Manzoni senza la Lombardia, di Stendhal senza l’Italia, di Pirandello senza la Sicilia.
La regola aurea vale anche per Leonardo Sciascia, legato a filo doppio all’isola che costituisce la trama profonda della sua narrativa. La valenza forte con l’habitat di riferimento non esclude però, anzi impone, la possibilità di coltivare altre mitologie come controcanto necessario del radicamento di origine. La Francia, la Spagna, la Svizzera, e non solo, costituiscono quinte topografiche diverse dell’immaginario dello scrittore di Racalmuto. 
Nel circuito della sua inquieta fantasia rientra anche la Toscana, figura di un vero e proprio idoleggiamento artistico e letterario: di più, paradigma civile che accompagna nel tempo la riflessione di Sciascia. L’intensità di questa idealizzazione è promossa da riconoscimenti precoci (nel 1960 il premio Prato per Gli zii di Sicilia), da amicizie personali e intellettuali imprescindibili (Luisa Adorno, Emilio Cecchi, Fabrizio Clerici, Geno Pampaloni, Mario Tobino), da frequentazioni personali assidue.

Di questo rapporto singolare, divenuto col tempo sempre più profondo, si è parlato alla Sala Ferri del Gabinetto Vieusseux, Piazza Strozzi, Firenze, giovedì 20 giugno, a partire dalle ore 9,00, in una giornata di studi organizzata dagli Amici di Leonardo Sciascia, il sodalizio privo di scopi di lucro attualmente presieduto dal cardiochirurgo veneto Renato Albiero, in collaborazione con la storica casa editrice fiorentina Leo S. Olschki che insieme agli Amici di Sciascia ha dato vita da alcuni anni alla prima rivista internazionale di studi sciasciani, TODOMODO, e alla collana di saggi SCIASCIA SCRITTORE EUROPEO.
Introdotto da una prolusione del Segretario dell’Associazione, Carlo Fiaschi, che ha ripercorso le molteplici iniziative intraprese dagli Amici di Sciascia nel corso degli ultimi vent’anni dalla loro costituzione (26 Giugno 1993 a Milano), il seminario di studi è stato aperto dai saluti di Gloria Manghetti(direttrice del Vieusseux) e Renato Albiero(presidente Amici di Sciascia).  Sono seguiti gli interventi di Arnaldo Bruni dell’Università di Firenze e degli studiosi Simone Casini, Raoul Bruni, Paola Italia (la cui relazione è stata letta, per motivi di forza maggiore, da Carlo Fiaschi), Jole Soldateschi, Elisabetta Bacchereti, Cosimo Lorè.
Nella sessione pomeridiana, sono state presentate tra l’altro per la prima volta, a cura di Francesco Izzo, immagini, voci e testimonianze inedite della passione antica di Sciascia per la Toscana, alla presenza di tanti amici dello scrittore che hanno generosamente aperto i loro archivi per l’occasione e che sono intervenuti  per l’occasione dal pubblico. Un irriverente disegno di Mino Maccari, che di Sciascia fu amico per lunghi anni, è stato donato dal figlio Marco e scelto come copertina del programma del convegno il cui titolo, Fiorentino inconsapevole, è ispirato ad una battuta di Geno Pampaloni  rivolta allo scrittore quando gli venne consegnato nel 1988 il Premio “Amici del Latini” a Firenze.  Al termine dei lavori, la voce di Leonardo Sciascia, tratta da una rara registrazione, è risuonata nella medesima Sala Ferri del Gabinetto Vieusseux dove lo scrittore intervenne nel febbraio 1976. I lavori del seminario fiorentino saranno poi raccolti in volume da Olschki e pubblicati agli inizi del 2016.

Fiorentino inconsapevole: Leonardo Sciascia e la Toscana.

20 giugno 2013, ore 9,00

Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux
Palazzo Strozzi ~ Piazza Strozzi, Firenze

Scarica programma

 

FIORENTINO INCONSAPEVOLE
Leonardo Sciascia e la Toscana                                                                                                                                                                                                         ORE 9,00 - SALUTI                                                                                                                                                                           Gloria Manghetti e Renato Albiero

Carlo Fiaschi,
2012+1,

Amici di Sciascia, un’amicizia lunga vent’anni


ORE 9,30 - I SESSIONE
Presiede: Carlo Fiaschi
Arnaldo Bruni, Introduzione
Simone Casini, Considerazioni sui regionalismi letterari:
il caso di Sciascia


Pausa


Raoul Bruni, Sciascia e Cecchi: suggestioni, rapporti, corrispondenze
Paola Italia, Sciascia -Tobino: un’amicizia


Discussione


ORE 15:30 - II SESSIONE
Presiede: Arnaldo Bruni
Jole Soldateschi, Geno Pampaloni lettore di Sciascia
Elisabetta Bacchereti, Leonardo, Luisa e lo ‘scambio di figurine’


Pausa


Cosimo Loré, Sciascia ai convegni senesi sui diritti umani
Francesco Izzo, Sciascia in Toscana, istantanee di una passione antica: tra carte, immagini, voci e testimonianze


Discussione


Arnaldo Bruni, Conclusioni

                                                                                                                              

Promotori
Amici di Leonardo Sciascia - www.amicisciascia.it
Direzione scientifica, programma e cura degli Atti
Arnaldo Bruni, Università di Firenze