Per così scoprire, o riscoprire, quel mondo contadino che Sciascia, come altri grandi scrittori del '900, ha saputo magistralmente raccontare e rappresentare, nella sua dura e tragica realtà, con le sue fatiche, miserie, sofferenze, ma che egli fa trascolorare nelle acute analisi e riflessioni, nel vagheggiamento, nel mito, e tutto si fa sublime letteratura; quella letteratura che, come Sciascia ci insegna, salva e redime l'umanità. Il finale del libro propone una sorta di ricettario sciasciano, che raccoglie piatti e specialità gastronomiche citate nelle sue opere e quelle che lui stesso amava preparare personalmente, facendoci così scoprire uno Sciascia grand gourmet.