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Mario Francesconi, Testo di Marzia Faietti, Lastra cm 31x22,5
500,00 €

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L’incisione all’acquaforte contenuta in questa cartella, sedicesima della serie “Omaggio a Leonardo Sciascia”, è pubblicata a cura dell’Associazione degli Amici di Leonardo Sciascia. La calcografia a due lastre, di formato 310 x 225 mm, è stata impressa su fogli di carta Sicars, formato 350 x 500 mm, di grammi 600, con i lati sfrangiati, manufatta dalle Cartiere di Sicilia. Su ogni foglio è stato applicato un fondo di carta Vaticano. L’incisione è stata eseguita nel mese di settembre 2010 presso la stamperia d’Arte Edi-Grafica R2B2 di Filippo Becattini & C, in Firenze, su torchio calcografico a mano. Dei 75 esemplari tirati, 60 hanno numerazione araba e sono destinati ai Soci, 10 numerazione romana e 5 infine sono prove d’autore riservate all’Artista. La composizione e stampa dei testi di Marzia Faietti e di Mario Francesconi è stata completata nel mese di ottobre 2010 da Bandecchi & Vivaldi, Pontedera.

Autore Incisione
Mario Francesconi
Descrizione Autore
Nasce nel 1934 a Viareggio, dove vive tuttora. A partire dalla sua prima personale nel 1959 sviluppa un percorso artistico che attraversa diverse fasi, spesso riconducibili alla passione per le materie povere e di recupero. Spesso la sua attività artistica si muove tra gli ambiti della pittura, della scultura, del collage e dell'installazione e confina con gli adiacenti ambiti della poesia e della letteratura, anche grazie ad amicizie e rapporti professionali con alcune tra le più significative figure del mondo intellettuale italiano della seconda metà del secolo scorso, da Emilio Villa a Cesare Garboli, da Leonardo Sciascia a Mario Luzi, da Cesare Zavattini a Pier Paolo Pasolini, da Alfonso Gatto a Sandro Penna a Venturino Venturi. Dopo le prime esperienze figurative, all'inizio degli anni Sessanta si trasferisce a Roma dove frequenta le gallerie La Salita, La Tartaruga, San Luca, ed espone presentato da Emilio Villa. Dal 1965 è nuovamente in Toscana. Frequenta l'ambiente letterario del Premio Viareggio, fonte di stimolanti conoscenze da Neruda a Longhi, da Pasolini a Buzzati, da Carlo Bo a Mino Maccari. A Firenze stringe rapporti di amicizia con Romano Bilenchi, Mario Luzi ed altri letterati. Nel 1966 collabora con Mino Maccari alla realizzazione per il Maggio Musicale Fiorentino delle scenografie per il Naso di Dmitrij Dmitrievič Šostakovič, la cui regia è affidata a Eduardo De Filippo. Nel 1971 Romano Bilenchi gli dedica un racconto Padre e figlio che uscirà ne “L'Approdo” e poi nel libro “Amici” edito da Einaudi. Gli anni '70 sono caratterizzati da frequenti viaggi, Parigi, Londra, Berlino, Francoforte, Amsterdam, durante i quali entra in contatto con artisti come Wilfred Lam, Hans Hartung, Henry Moore. Nel frattempo si trasferisce a Firenze e stabilisce il suo studio in via Maggio. L'atelier fiorentino, che rappresenta tuttora una sede importante dell'attività dell'artista, impressiona Mario Luzi per “la grande abbondanza, la esondazione di pittura che trabocca da ammassi di tele accumulate
Autore Testo
Marzia Faietti
Colophon
Calcografia a due lastre, di formato 310 x 225 mm, impressa su fogli 350 x 500 mm di carta Sicars, 600 grammi, con i lati sfrangiati, manufatta dalle Cartiere di Sicilia. Su ogni foglio è stato applicato un fondo di carta Vaticano. Tiratura di 75 esemplari, di cui 60 hanno numerazione araba destinati ai Soci 10 numerazione romana e 5 infine sono prove d’autore riservate all' Artista
Anno_
2010
N. Opere contenute
1
Misure Lastra
cm 31x22,5
Tecnica incisione
Acquaforte
Stampatore
Edi-Grafica R2B2 di Filippo Becattini & C
Numero esemplari
75
Tipo carta
Sicars 600g Cartiere di Sicilia