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Sono ventinove le incisioni, per altrettanti artisti di tredici paesi, che partecipano all’ottava edizione (2015-2016) del Premio Leonardo Sciascia amateur d’estampes, la biennale internazionale di grafica d’arte fondata e promossa dagli Amici di Leonardo Sciascia e dalla Raccolta di Stampe Achille Bertarelli (Milano). Affiancate alle ventinove opere, sono quest’anno eccezionalmente in mostra, fuori concorso, un cospicuo numero di rare acqueforti di Luigi Bartolini, con Morandi e Viviani tra i massimi incisori del Novecento italiano, forse il più amato da Leonardo Sciascia, il quale nutriva un’autentica predilezione per le stampe d’arte.
Lunedì 25 gennaio 2016, con inizio alle ore 17,30, a Firenze, presso la Sala Richelieu di Villa Finaly - Chancellerie des Universités de Paris (via Bolognese 134 r), si è tenuta la conferenza di presentazione del progetto di ricerca internazionale “Leonardo Sciascia e la Francia”, in occasione della quale è stato presentato il quinto volume di “Todomodo”, la rivista di studi sciasciani pubblicata dalla storica casa editrice fiorentina Leo S. Olschki. L’iniziativa è stata promossa da Villa Finaly, dagli Amici di Leonardo Sciascia, dal Gabinetto Vieusseux e dalla casa editrice Olschki.
Dopo la conclusione, il 10 novembre scorso, della quarta tappa espositiva a Venezia, la settima edizione del Premio Sciascia Amateur d'estampes volge al termine.
Giovedì 31 gennaio 2013, nella magnifica Sala della Balla del Castello Sforzesco di Milano (Piazza Castello) alle ore 18.30 si svolgerà la cerimonia di premiazione degli artisti secondo le votazioni espresse dalla giuria formata dagli artisti Piero Guccione, Carla Horat, Edo Janich, Giuseppe Modica, Roberto Stelluti e Gaetano Tranchino. Dopo i saluti delle autorità, dei partners e dei giurati del Premio, interventi di Claudio Salsi (Direttore Settore Musei e Civica Raccolta A.Bertarelli), Renato Albiero (Presidente Amici di Sciascia), Lorenza Salamon (Presidente Fondazione Federica Galli) e Andrea Kerbaker (Scrittore e collaboratore de Il Sole 24 Ore). L'incontro milanese inaugura in Italia il programma di iniziative degli Amici di Sciascia per il ventennale dalla loro costituzione.
Il giorno seguente, Venerdì 1 Febbraio vi sarà, sempre a Milano, il vernissage di tutte e 26 le opere in concorso nella sede della Fondazione Federica Galli (Viale Bianca Maria, 26) per le cure della sua presidente Lorenza Salamon. Preceduta alle ore 13.00 da una dimostrazione al torchio, aperta al pubblico, la mostra resterà aperta fino al 23 febbraio 2013. Orari d'apertura: da martedì a venerdì dalle 15 alle 19 (ingresso libero - scarica invito). Per maggiori informazioni: premio@amicisciascia.it
In ordine di tempo, l'ultimo appuntamento espositivo con le opere del Premio si è tenuto Mercoledì 10 ottobre, alle ore 18.00 a Venezia, Cannaregio 1798, nei locali della Scuola Internazionale di Grafica diretta da Lorenzo De Castro. Sono intervenuti Ricciarda Ricorda, docente all'Università Cà Foscari e membro dell' Advisory Board della rivista internazionale di studi sciasciani TODOMODO, Franco Vecchiet, artista triestino e maestro "storico" della Scuola Internazionale di Grafica, e Serge D'Urach, incisore di origine ginevrina ma veneziano di adozione, allievo di Jean Pierre Velly.
La mostra,ospitata nei locali della Scuola è rimasta aperta fino al 10 novembre p.v. da lunedì a venerdì con i seguenti orari 9-12.45 e 14-18. Per maggiori informazioni : www.scuolagrafica.it
L’articolo era per “Il Manifesto”, in quel giornale pubblicava spesso; che anno poteva essere? Anni Settanta, direi. In quell’articolo si citano dei versi di un poeta francese, anche lui un passato di resistente ai nazisti nel maquis, René Char. Versi che mi sono rimasti scolpiti da allora, come certe terzine di Dante, alcune ballate di François Villon, i versi di Baudelaire, di Walt Whitman o Allen Ginsberg. E’ il 142esimo canto de “Feuillets d’Hypnos”: “Le temps des monts enragés/et de l’amitié fantastique”, che nella raccolta “Poesia e prosa” pubblicata nel 1962 da Feltrinelli Giorgio Caproni traduce: “Il tempo dei monti furenti/e dell’amicizia fantastica”.
Una splendida immagine, come solo la poesia e i poeti sanno dare.
E’ da allora che comincia “l’inseguimento” a Roberto Roversi: gli articoli via via pubblicati sul “Manifesto” e “l’Unità”, le poche cose pubblicate sull’“Espresso”; gli interventi e le poesie in piccole riviste fatte per amore e passione della letteratura e della poesia come “Il Filo Rosso”; quelle che lui stesso animava e in cui pubblicava i suoi poemi: “Rendiconti”, “Il cerchio di gesso”, “La Tartana degli Influssi”, “Dispacci”, “Spartivento”, “Il Foglio degli eremiti”; i libri della collana dei “Serpenti acrobati” pubblicata dal riminese Manlio Maggioli, con alcuni tra i più belli dell’amico Tonino Guerra: da “Il Miele” a “L’Aquilone”, da “Tempo di viaggio” a “La Capanna”.
Vincenzo Consolo avrebbe dovuto prendere parte al convegno internazionale sul cinquantenario de Il giorno della civetta, svoltosi a Palermo il 18 e 19 novembre 2011. L’aggravarsi delle sue condizioni di salute, che lo hanno portato alla morte il 21 gennaio, glielo ha impedito.
Il suo intervento sarebbe stato un’ulteriore manifestazione della sua lunga vicinanza all’Associazione, e una rinnovata prova della sua amicizia con Leonardo Sciascia.
Non ci soffermeremo sull’importanza dell’opera di Consolo per la letteratura italiana della seconda metà del Novecento, che è stata autorevolmente e ampiamente confermata dai numerosi articoli che la stampa nazionale gli ha dedicato in occasione della scomparsa.
Tra questi, vogliamo ricordare quello di Salvatore Silvano Nigro, presidente della nostra Associazione dal 2006 al 2009, pubblicato sulla Domenica de Il Sole 24 Ore del 22 gennaio. Al di là di ogni altra considerazione, l’articolo di Nigro – intitolato “L’ultimo maestro della triade siciliana” – è anche il ricordo di un gruppo di amici. Nel sommario, infatti, si legge: “Sciascia lo aveva ispirato, Elvira Sellerio lo aveva spronato a scrivere, con Bufalino condivideva le risate…”.
E proprio un momento di irrefrenabile allegria di Vincenzo Consolo, Leonardo Sciascia e Gesualdo Bufalino seppe cogliere Giuseppe Leone in una fotografia, scattata nel 1983 a Racalmuto, che occupa una parete dello studio di Nigro, e di cui Nigro ha concesso la riproduzione al Sole 24 Ore.
Dopo le quattro presentazioni (18 novembre 2011 al Castello Utveggio di Palermo; 25 novembre 2011 al Gabinetto Vieusseux di Firenze; 14 febbraio 2012 al Senato della Repubblica a Roma, 20 Aprile 2012 al Consiglio Regionale del Piemonte di Torino) il numero inaugurale di TODOMODO - la prima rivista internazionale dedicata interamente ad approfondire l'opera e la figura di Leonardo Sciascia-è stato presentato a Charleston , South Carolina, USA, in occasione della Annual Conference 2012 della American Association of Italian Studies, sabato 5 maggio. L'evento, promosso come una delle sessioni del convegno e organizzato da Elena Past (Wayne State University) con il titolo "TODOMODO: Sciascia legacy in 21st century" ha avuto come relatori Daniela Bini (University of Texas,Austin), Luca Somigli (University of Toronto) e Mark Chu(University College Cork).
Fondata da Francesco Izzo, diretta da Francesco Izzo,Carlo Fiaschi e Mark Chu, pubblicata dal prestigioso editore fiorentino Leo S.Olschki, «TODOMODO» nasce per dare conto degli studi e delle ricerche sull’opera e la figura di Leonardo Sciascia, spaziando dalla letteratura alle arti figurative, dalla politica alla riflessione filosofica e scientifica, dalla fotografia al cinema e al teatro.
Sono ventisei le incisioni che partecipano alla settima edizione (2012-2013) del Premio Leonardo Sciascia amateur d’estampes. La vernice dell'intero ciclo espositivo si è svolta sabato 17 marzo a Palermo nella suggestiva cornice di Villa Malfitano,Via Dante 167, sede della Fondazione Whitaker che è tra i partners del Premio. Allestita e diretta da Carla Horat, artista svizzera residente da anni a Palermo nonché componente della giuria del Premio.La mostra palermitana si è conclusa il 6 aprile. Il Premio si è poi spostato nelle Marche dove fino al 27 maggio scorso è stata visitata da un folto pubblico la seconda mostra al Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano. In entrambe le mostre,oltre alle opere in concorso, è stata esposta in via eccezionale anche la serie completa delle incisioni e dei testi delle 17 cartelle fuori commercio della collana Omaggio a Sciascia, ideata e curata da Francesco Izzo, tra le quali l'ultima uscita, intitolata “Il gesto”,con un bulino di Gaetano Tranchino, e l’altra dal titolo “Due cartoline dal mio paese”, pubblicata nel 2009 nella ricorrenza del ventennale della scomparsa dello scrittore,con otto incisioni degli artisti in giuria. Entrambe le cartelle sono accompagnate da testi di Leonardo Sciascia. La terza tappa del Premio è stata inaugurata Giovedì 14 giugno scorso a Firenze alla presenza di un folto pubblico,negli storici locali della Fondazione Il Bisonte per lo studio delle arti grafiche. La vernice della manifestazione è stata introdotta dal presidente della Fondazione, Simone Guaita, e,per gli Amici di Sciascia,dal fondatore del Premio, Francesco Izzo. A seguire tre importanti interventi di Rodolfo Ceccotti, pittore,incisore nonchè direttore della Scuola internazionale d'arte grafica del Bisonte,che si è soffermato in particolar modo sul ricordo di Nunzio Gulino, Lorenza Salamon, presidente della Fondazione Federica Galli,che ha ricordato la grande "inciditrice" Federica Galli, e lo storico dell'arte nonchè curatore del Museo Ardengo Soffici, Poggio a Caiano, Luigi Cavallo autore del saggio introduttivo nel catalogo del Premio Sciascia.
A giugno prossimo gli Amici di Leonardo Sciascia festeggiano vent'anni di attività per dare un futuro alla memoria dello scrittore.
Folto il programma delle manifestazioni nel nuovo anno che per l'Associazione si avvia sciascianamente sotto le insegne di 2012+1, un'amicizia lunga vent'anni. La prima manifestazione tenutasi in occasione della pubblicazione del secondo numero di « Todomodo » e della traduzione in francese della biografia di Leonardo Sciascia,a cura di Matteo Collura, Leonardo Sciascia. La difficulté d’être sicilien, L’Ecarlate (Editore L’Harmattan), è stata ospitata dall’Istituto Italiano di Cultura a Parigi, diretto da Marina Valensise, che ha organizzato un incontro dal titolo Autour de Leonardo Sciascia.
Con inizio alle 18.30 , Martedì 29 gennaio, presso la sede dell’Istituto (73, rue de Grenelle -75007 Parigi) all’incontro hanno partecipato il traduttore della biografia, nonché sodale degli Amici di Sciascia, Joseph Donato, il saggista,Guido Vitiello,docente all’Università La Sapienza di Roma e collaboratore del Corriere della Sera e Il Foglio, e due componenti del Comitato Scientifico di « Todomodo », l’italianista e storico della letteratura Mario Fusco, e lo specialista della fortuna di Sciascia in Francia, Ian R. Morrison. Per la direzione editoriale di « Todomodo » è intervenuto Mark Chu, Senior Lecturer e Head of Department del Department of Italian dello University College Cork, Ireland. Per l'occasione, gli Amici di Sciascia hanno organizzato all'Istituto Italiano di Cultura un tavolo informativo dove è stato possibile aderire all'Associazione e ritirare le nostre pubblicazioni.
In ordine di tempo quello parigino è stato il terzo appuntamento nel quale viene presentata la rivista annuale di studi sciasciani TODOMODO. Segue infatti la tre giorni sciasciana a Palermo del novembre 2012 incentrata sul Leonardo Sciascia Colloquium dedicato al sentimento e coscienza religiosi nell'opera dello scrittore, e segue altresì l'iniziativa fiorentina di venerdì 30 novembre alla Sala Ferri del Gabinetto Scientifico Letterario G.P.Vieusseux di Firenze (Palazzo Strozzi-Piazza Strozzi). A quest'ultima manifestazione, dopo i saluti della direttrice del Gabinetto Vieusseux, Gloria Manghetti, avevano portato le loro affettuose testimonianze due artisti quali Giorgio Forattini e Mario Francesconi. Introdotti da Carlo Fiaschi, della direzione editoriale della rivista nonchè segretario degli Amici di Sciascia, i lavori della tavola rotonda avevano registrato un importante intervento di Guido Vitiello, docente presso la Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione dell'Università La Sapienza di Roma e collaboratore del Corriere della Sera e de Il Foglio, che si era soffermato sul rapporto tra Pasolini e Sciascia nonchè sul giallo. Infine, la testimonianza di Fabrizio Catalano, regista e sceneggiatore.