Ecco il nuovo Todomodo!

Puntuale come ogni anno, anche questo 20 novembre è uscita TODOMODO, la rivista pubblicata dagli Amici di Sciascia per i tipi della casa editrice fiorentina Olschki, diretta dai nostri Francesco Izzo e Carlo Fiaschi.

Il volume, che giunge al giro di boa dei cinque anni, sarà presentato ufficialmente a Firenze il pomeriggio del 25 gennaio 2016 da Ricciarda Ricorda e Marina Giaveri alla Sala Richelieu di Villa Finaly (Université de Paris-Sorbonne): www.sorbonne.fr/it/chancellerie-universites-paris/la-villa-finaly/.      

Il fascicolo di complessive 350 pagine si apre con l’Editoriale affidato a due studiosi diversi per formazione e lingua (il compianto Mario Fusco, e Domenico Scarpa) che fanno il punto su dove siamo arrivati nella ricerca sulla figura e l’opera di Sciascia.

In una toccante testimonianza Goffredo Fofi si interroga poi sull’assenza di Sciascia e la necessità di “un’intelligenza politica del presente che è stata più aguzza e precisa di quella dei Calvino, dei Pasolini, dei Fortini”. Quasi un terzo del volume è occupato, per le cure di Gaspare Polizzi, dagli Atti del quinto Colloquium « Per speculum in aenigmate. Leonardo Sciascia e i suoi filosofi » svoltosi l’anno scorso all’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli. Il lettore è guidato in un percorso che giunge alle radici del pensiero di Sciascia, attraversando i suoi riferimenti prediletti di lingua francese (Montaigne, Diderot, Voltaire e fino ai noventeschi Paul Valéry e Michel Foucault) e spagnola (Ortega e Unamuno). Accompagnati dalle rispettive Lectio di Aniello Montano e Vincenzo Vitale,  si delinea per la prima volta  un quadro organico delle influenze esercitate sulla scrittura di Sciascia dai suoi filosofi. Nella rubrica “Letture, in una auto-recensione Paolo Squillacioti si sofferma sui prossimi passi del suo cimento di curatore delle Opere di Sciascia per Adelphi, mentre quattro importanti articoli sono ospitati nella successiva sezione, “Studi e ricerche” a cura di Ricciarda Ricorda. Si segnalano qui le acute riflessioni di Ian Morrison su Flaubert e la stupidità” e quelle di Giovanna Lombardo su Sciascia e il mondo editoriale francese, a proseguire il filone di indagine avviato anni fa con la ricerca sul campo su La Quinzaine Litteraire e il dialogo di Sciascia con Maurice Nadeau. Nella rubrica "Persi e ritrovati" troviamo l'analisi di due carteggi sciasciani: il primo con il comparatista francese René Étiemble (ritrovato da Alessandro La Monica a Parigi) e il secondo - insieme alcune note a margine di una corrispondenza degli anni ’60 non meno affascinante per i risvolti sui rapporti tra opera letteraria, cinematografia ed impegno politico - con il regista Elio Petri (quest'ultima scoperta è dello storico del cinema Gabriele Rigola). Se il grande schermo è stata una delle più note passioni di Sciascia, meno conosciuti restano i rapporti dello scrittore con la televisione: Maria Rizzarelli ci offre alcuni spunti stimolanti al riguardo. Franco Cardini esplora poi in un breve saggio la passione per la libertà che ha accomunato lo scrittore di Racalmuto a un’altra figura, "irregolare", della cultura novecentesca: il pittore, incisore e polemista Sigfrido Bartolini. Se nel volume precedente la sinologa Rosa Lombardi aveva messo in luce la  presenza di Sciascia nell’editoria cinese, si deve stavolta all’indagine di una ricercatrice belga, Valérie Leyh, la prima bibliografia ragionata delle opere di Sciascia in lingua tedesca nel cinquantennio 1964-2014 nonché l’analisi della ricezione dell’autore siciliano presso l’editore Klaus Wagenbach. Fuor di dubbio, uno dei contributi più rilevanti del quinto fascicolo di TODOMODO è però costituito dal  repertorio dei corrispondenti di Leonardo Sciascia, ordinato per la prima volta dalla responsabile della biblioteca della Fondazione Sciascia, Salvatrice Graci: 6000 pezzi relativi a oltre 1000 corrispondenti (dalla lettera A alla C). L’elenco, strutturato per nome, cognome, lingua, arco temporale e numero di pezzi, rappresenta un quarto del corpus documentale conservato a Racalmuto e si delinea come uno strumento insostituibile  per le future indagini sull’officina dello scrittore e della sua sorprendente rete di rapporti. Al pari dei fascicoli precedenti, anche questultimo è arricchito dalle consuete rubriche di "Recensioni" e "Pubblicazioni ricevute e postillate", nonché da un sedicesimo di tavole fuori testo che confermano l'attenzione riservata dalla pubblicazione alla dimensione iconografica. L’immancabile vignetta del Gran finale donata da Giorgio Forattini chiude il volume. Gli associati degli Amici di Sciascia in regola coi versamenti 2015, riceveranno in omaggio il fascicolo. L’edizione di testa, fuori commercio e riservata in esclusiva ai nostri soci “pacchetto completo”, è accompagnata quest’anno da un’acquaforte di Edo Janich in 65 esemplari, numerati e firmati dall'artista. Per assicurarsi uno dei pochissimi esemplari ancora disponibili occorre rivolgersi subito a: estampes@amicisciascia.it.

 

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