Lo stand italiano è molto visitato, sia da frequentatori del Salon francesi o francofoni sia da visitatori italiani che siano a Parigi per motivi di studio o di lavoro. L’ingresso è libero e rivolgiamo a tutti l’invito di visitare lo stand negli orari di apertura [venerdì 10 dalle 20.00 alle 22.00; sabato 11 dalle 10.00 alle 20.00; e domenica 12 novembre dalle 10.00 alle 19.30].
Per la prima volta, la presenza italiana al Salon de la Revue sarà sottolineata con un incontro, in programma sabato 11 novembre dalle 13.30 alle 14.30, sul tema « riviste italiane, riviste francesi ».
Alla tavola rotonda, coordinata dal presidente del CRIC Valdo Spini (direttore della rivista « Quaderni del Circolo Rosselli ») parteciperanno: Andrè Chabin di «Ent’revues», Maria Chiara Gnocchi di «Francofonia», Francesco Izzo di «Todomodo», e Jean Baptiste Para di «Europe». Porterà il suo saluto il neo-Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a Parigi, Fabio Gambaro.
L’intervento di Francesco Izzo, fondatore e condirettore di TODOMODO assieme a Carlo Fiaschi, sarà incentrato sulle molteplici connessioni sciasciane tra Francia e Italia, gustosamente evidenziate da Giorgio Forattini nella vignetta da lui disegnata nel 2013 per il terzo volume della rivista, in cui lo scrittore indossa i panni di Voltaire.
Il volume 2017 che, per numero di pagine, è tra i più corposi finora pubblicati, sarà successivamente presentato il 6 dicembre a Roma (alla Fiera Più libri più liberi, con Guido Vitiello e Massimo Teodori) e il 13 dicembre a Firenze, alla Sala Ferri del Gabinetto Vieusseux, con Claudio Giunta, Massimo Bordin e Giovanni Turrìa, autore dell’ex libris del volume.
Fil rouge di tutte le presentazioni sarà il taglio eminentemente “civile” - tra diritto, impegno ed etica - di questo settimo volume. Oltre agli Atti dell’ultimo Leonardo Sciascia Colloquium torinese su « Sciascia e il cinema », una quota significativa della rivista è dedicata infatti - trent’anni dopo l’intervento di Sciascia sul «Corriere della Sera» (1987-2017) - alla polemica sui professionisti dell’antimafia nella quale, ad una premessa-editoriale inserita nella rubrica “Contraddisse e si contraddisse”, seguono una dozzina di interventi diversi. Scorrendo l’indice del volume troviamo molti altri contributi e diversi testi inediti (un dialogo del 1989 tra Franco Loi e Sciascia, i rispettivi carteggi con Nicola Chiaromonte e con Tommaso Fiore e molto altro). Ne emerge la dimensione più squisitamente laica, liberale, e umanistica, dello scrittore di Racalmuto, tra colpi di penna e colpi di spada.