Il comune di Agrigento ha  in programma per sabato 8 gennaio 2011 alle ore 17.30 presso l'ex collegio dei padri Filippini, la manifestazione "Ventidue anni senza Sciascia". Previsti gli interventi del sindaco Marco Zambuto, del giornalista Matteo Collura e del critico Ian Thomson.

Lo scrittore racconta se stesso e il suo lavoro nella casa di contrada Noce, a Racalmuto. Il video integrale di una rara intervista del 1985 che Rai Sicilia ha appena messo online sul sito www.regionesicilia.rai.it.

 

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di Paolo Di Stefano

Se si facesse una indagine lessicografica, probabilmente si scoprirebbe che la parola “onore” è ormai un termine a bassissima frequenza nel dizionario degli italiani. Figurarsi l'espressione “questione d'onore”. Ma anche le corna sono ormai una simbologia nettamente in disuso a vantaggio di gestacci meno mediterranei come l'esibizione del medio ben teso. Eppure, pare che ci siano, nel mondo della postmodernità fluida, enclavi di un'arcaicità che risulterebbero semplicemente ridicole se non esprimessero, a volte, una rabbia esplosiva quanto insensata. Si pensava, quasi per un riflesso pavloviano, che l'agguato dell'altra notte a Catania fossa da rubricarsi tout court sotto la voce “mafia”, purtroppo ancora ben salda nella borsa valori del lessico siciliano.

Invece no. Niente criminalità organizzata, piuttosto criminalità altamente disorganizzata, al punto da coinvolgere per sbaglio una studentessa di passaggio. Insomma, i fatti sono questi: Andrea Rizzotti, un impiegato comunale incensurato, nonché benzinaio a tempo perso, ha voluto vendicarsi dell'onore perduto a causa di una nipote fuggita con un uomo (questo sì pregiudicato e legato a contesti mafiosi), il vero bersaglio della sparatoria. Tra le cui colpe – stando alle dichiarazioni dell'arrestato – c'era anche l'abitudine di passare dal distributore mostrando beffardamente le corna al suo nemico giurato.

Chi riteneva che certi codici di comunicazione (e di comportamento) fossero ormai relegati alla memoria gloriosa dei romanzi di Brancati o delle commedie di Germi (Sedotta e abbandonata su tutte), resterà deluso. La stratigrafia di certa società maschilista (certo paramafiosa) rimane ancora saldamente immortalata cinquant'anni fa nel Giorno della civetta, dove uno dei personaggi di Sciascia distingueva tra “uomini, mezzi uomini, ominicchi e quaquaraquà”. Rizzotti, di fronte a quel gesto offensivo che risale addirittura alla mitologia greca (le corna erano scherzosamente rivolte al re Minosse per ricordargli il tradimento della moglie Pasifae con il Toro di Creta, da cui sarebbe nato il Minotauro), deve essersi sentito niente più che un “quaquaraquà” e dunque ha pensato bene (malissimo) di ricorrere al grilletto per saldare un conto che restava sfacciatamente aperto coram populo.

 Reti e Simboli

(Il Corriere della Sera, 3 luglio 2010)

Dall'intervista di Gigi Riva a Manlio Cancogni

(L'Espresso 13 agosto 2010)

 - (Riva) Si dice spesso che mancano in Italia dei punti di riferimento morali. Quelli che furono un tempo un Pasolini, uno Sciascia.

- (Cancogni) Ma Pasolini era piuttosto estetizzante. Nei 'ragazzi di vita' non appariva questo aspetto morale. Faceva vivere un mondo di canagliole, di poveracci suscitando simpatia verso un universo derelitto. Con Pasolini c'era stima reciproca, giocavamo a calcio insieme, l'ho visto due giorni prima che fosse ammazzato in quella maniera. Certo se l'è cercata, ma era l'uomo più gentile che abbia mai conosciuto. Quanto a Sciascia, mi stava antipatico. Ha scritto un paio di bei libri e poi si è messo a fare il moralista. Forse una scelta letteraria: non credo a un siciliano così indipendente e così giudicante.

Si è inaugurata il sabato 16 ottobre 2010 la mostra “Sicilia negli occhi. i libri fotografici di Leonardo Sciascia al Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino” a cura di Maria Rizzarelli e Mariagiovanna Italia,  fotografie di Giuseppe Leone, Melo Minnella, Ferdinando Scianna, Enzo Sellerio.

 

Una passione, quella per il linguaggio della fotografia, che impegnò Leonardo Sciascia per circa un ventennio, a partire dalle “Feste religiose” immortalate da Ferdinando Scianna nel ’65, nella prefazione di numerosi libri sulla Sicilia.

 

Con oltre una quarantina di fotografie e 31 libri fotografici, la mostra intende ripercorrere e testimoniare quel intenso e affascinante cammino ricco di parole che Sciascia intraprese attraverso gli scatti di Feridando Scianna, Enzo Sellerio, Melo Minnella, Giuseppe Leone nella sua Sicilia. Introduce la serata Davide Camarrone, giornalista e scrittore palermitano, e saranno presenti Giuseppe Leone e Melo Minnella.

 

Ritratti di Sciascia e volumi contenenti scritti dell’autore sono esposti accanto agli scatti di Scianna, Giuseppe Leone, Melo Minnella ed Enzo Sellerio, a testimoniare diversità e affinità di codici espressivi che convergono nel racconto della Sicilia.

 

Il dialogo e il sodalizio con questi fotografi hanno infatti portato lo scrittore a interrogarsi sullo statuto ontologico dell’arte della camera oscura e sulle possibilità di confronto fra letteratura e fotografia, fino a formulare una complessa e affascinate teoria del ritratto.

 

Un susseguirsi di volti, e perciò di identità ora riflesse ora celate, in cui, oltre a ritratti di Sciascia realizzati da Scianna, Leone e Minnella, appaiono quelli degli scrittori messi a fuoco dall’autore nel catalogo della mostra, nonché i fotogrammi del Fu Mattia Pascal di Marcel L’Herbier, pellicola che ispirerò a Sciascia il saggio “Il volto sulla maschera”.

 

Il tema dell’identità dalla persona al territorio siciliano, con una serie di volumi e pannelli grandi attraverso cui “i moschettieri dell’odierna fotografia siciliana”,come li definiva Gesualdo Bufalino, hanno riscritto i volti e i paesaggi ritratti dall’opera di Sciascia.

 

Loog del museo delle marionetteLa mostra è organizzata dal Museo internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino in collaborazione con l'Università degli Studi di Catania, Facoltà di Lettere e Filosofia, Dipartimento Interdisciplinare di Studi Europei e la Fondazione Ignazio Buttitta Curatori della mostra sono Maria Rizzarelli e Mariagiovanna Italia.

 

VENERDI' 23 MARZO 2012

ALLE ORE 17,30

PRESENTAZIONE DEL LIBRO


“SCRITTORI POLEMISTI -PASOLINI, SCIASCIA, ARBASINO,TESTORI, ECO”
di BRUNO PISCHEDDA (Bollati Boringhieri, 2011).

Insieme all'autore interverrà PIERO DORFLES, critico letterario,
conduttore della trasmissione televisiva “Per un pugno di libri”.

ISTITUTO NIELS STENSEN – VIALE DON MINZONI, 25/G - FIRENZE
(zona Piazza della Libertà)