Ricordo di Vincenzo Consolo

retabloVincenzo Consolo avrebbe dovuto prendere parte al convegno internazionale sul cinquantenario de Il giorno della civetta, svoltosi a Palermo il 18 e 19 novembre 2011. L’aggravarsi delle sue condizioni di salute, che lo hanno portato alla morte il 21 gennaio, glielo ha impedito.    
Il suo intervento sarebbe stato un’ulteriore manifestazione della sua lunga vicinanza all’Associazione, e una rinnovata prova della sua amicizia con Leonardo Sciascia.
Non ci soffermeremo sull’importanza dell’opera di Consolo per la letteratura italiana della seconda metà del Novecento, che è stata autorevolmente e ampiamente confermata dai numerosi articoli che la stampa nazionale gli ha dedicato in occasione della scomparsa.
Tra questi, vogliamo ricordare quello di Salvatore Silvano Nigro, presidente della nostra Associazione dal 2006 al 2009, pubblicato sulla Domenica de Il Sole 24 Ore del 22 gennaio. Al di là di ogni altra considerazione, l’articolo di Nigro – intitolato “L’ultimo maestro della triade siciliana” – è anche il ricordo di un gruppo di amici. Nel sommario, infatti, si legge: “Sciascia lo aveva ispirato, Elvira Sellerio lo aveva spronato a  scrivere, con Bufalino condivideva le risate…”.
E proprio un momento di irrefrenabile allegria di Vincenzo Consolo, Leonardo Sciascia e Gesualdo Bufalino seppe cogliere Giuseppe Leone in una fotografia, scattata nel 1983 a Racalmuto, che occupa una parete dello studio di Nigro, e di cui Nigro ha concesso la riproduzione al Sole 24 Ore.

Altre fotografie scattate in quell’occasione sono state pubblicate nel numero monografico che la rivista Nuove Effemeridi dedicò nel 1995 a Vincenzo Consolo. Ma quella pubblicata sul Sole 24 Ore pochi giorni fa colpisce per il suo carattere di perfetta istantanea, che cattura e consegna alla memoria collettiva un momento felice nella vita di un gruppo di amici: insieme ai tre scrittori e al fotografo, scrive Nigro, era infatti presente anche Elvira Sellerio.

Come a Salvatore Silvano Nigro, anche a noi piace ricordare  – sia pure in un’occasione dolorosa come la scomparsa dell’ultimo dei tre – quel momento di travolgente, assoluta allegria nella vita di tre uomini – Leonardo Sciascia, Gesualdo Bufalino, Vincenzo Consolo – che sono stati, ciascuno con la propria distinta personalità, tre protagonisti della cultura italiana.
Al primo di loro – Leonardo Sciascia –  è intitolata la nostra Associazione; il secondo – Gesualdo Bufalino – ne è stato socio fondatore e primo presidente; il terzo – Vincenzo Consolo – ci è sempre stato vicino, tra l’altro donando il testo intitolato Sciascia: tra Goya e Dürer, che accompagna l’acquaforte-acquatinta di Antonio Calascibetta (Momò) intitolata “Qua Qua Ra Qua”, per la nona cartella “Omaggio a Sciascia” del Natale 2003. Lo riproduciamo di seguito in sua memoria.


Gli Amici di Leonardo Sciascia

 

Sciascia: tra Goya e Dürer