Leonardo Sciascia e Sigfrido Bartolini, un incontro...

Giovedì 25 febbraio 2016, alle ore 16,30, a Firenze presso la Soprintendenza Archivistica della Toscana (palazzo Neroni, via de' Ginori 7), si terrà la presentazione del quinto numero della rivista internazionale di studi sciasciani Todomodoedita dalla prestigiosa Casa Leo S. Olschki, e della ventunesima cartella Omaggio a Leonardo Sciascia, contenente l'ultima incisione, inedita, del pistoiese Sigfrido Bartolini, “Luna d'inverno”.

 

Tra i numerosi contributi del volume compaiono, tra l'altro, anche gli atti del Colloquium napoletano del 2014, dedicato a “Sciascia e i suoi filosofi”, e ciò spiega l'ampio spazio dedicato ai rapporti del Nostro con i grandi moralisti e filosofi francesi, in primis Montaigne, Voltaire e Diderot, che influenzarono in maniera fondamentale la sua formazione.

Ma nella voluminosa rivista, che taglia l'importante traguardo dei cinque anni di vita, trovano spazio anche saggi che indagano l'influenza esercitata su Sciascia da altre culture europee, come quella spagnola.

Nel volume si segnalano anche le analisi di due carteggi sciasciani, tra cui quello con il regista Elio Petri, fondamentale per la ricostruzione del rapporto tra opera letteraria e trasposizione cinematografica. Uno dei contributi più rilevanti del volume è costituito dalla pubblicazione del repertorio dei corrispondenti di Sciascia: 6000 pezzi per oltre 1000 corrispondenti (dalla lettera A alla lettera C), che costituiscono un quarto del corpus documentale conservato a Racalmuto, e che si riveleranno fondamentali per la conoscenza della rete di rapporti intessuti dal Nostro. L'edizione di testa della rivista è accompagnata quest'anno da un'acquaforte di Edo Janich, amico ed incisore prediletto dello scrittore, in 65 esemplari numerati e firmati dall'artista.

Meno nota al grande pubblico è forse la passione di Sciascia per la grafica d'arte, che viene celebrata in Todomodo con la pubblicazione di brani inediti del diario di Sigfrido Bartolini (“Disperata felicità”), considerato uno dei maggiori incisori del '900, che Sciascia conobbe nella seconda metà degli anni '80 e che apprezzò particolarmente come artista. Ma, nonostante la sporadicità degli incontri e la diversità della formazione e della provenienza ideologica, è evidente che tra i due si instaurò un'intesa che andava oltre la reciproca ammirazione delle rispettive personalità artistiche; scrisse infatti Bartolini, a proposito dell'incontro con Sciascia: “Ebbi l'impressione, conoscendolo, di una persona onesta e sfiduciata con la quale andrei d'accordo quasi su tutto”. Un denso contributo di Franco Cardini esprime non solo la profonda ammirazione dello storico fiorentino per l'arte di Bartolini, ma anche la percezione di un'affinità speciale, costituita da una robusta 'toscanità' di fondo e da una formazione, culturale e ideologica, almeno in parte simile: un importante comune denominatore di questo sodalizio fu forse l'ammirazione per l'opera e la figura di Ardengo Soffici, che in un certo periodo suscitò anche l'interesse dello scrittore siciliano.

Il programma della serata prevede gli interventi della Soprintendente Archivistica della Toscana Diana Marta Toccafondi, di Simonetta Bartolini e Claudio Rosati dell'Associazione “Centro studi Sigfrido Bartolini”, del presidente dell'Associazione Amici di Leonardo Sciascia Luigi Carassai, di Francesco Izzo e Carlo Fiaschi della Direzione editoriale di Todomodo, di Barbara Jatta del Gabinetto di Grafica della Biblioteca Apostolica Vaticana, e dello storico Franco Cardini, dell'Istituto di Scienze umane e sociali; concluderanno la serata alcune letture di Disperata felicità da parte di Giulia Bartolini, dell'Accademia Nazionale d'arte drammatica “Silvio d'Amico” di Roma.